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Corea del Nord, ecco cosa sappiamo della presunta bomba H

Di Stefania Maurizi

Pubblicato su espressonline, 7 gennaio 2016

(http://espresso.repubblica.it/internazionale/2016/01/07/news/corea-del-nord-ecco-cosa-sappiamo-della-presunta-bomba-h-1.245786)

La Corea del Nord ha davvero testato una bomba all'idrogeno, detta anche bomba H?

Sia gli Stati Uniti sia gli esperti indipendenti di riconosciuta autorevolezza nel settore della lotta alla proliferazione nucleare, come l' “ Institute for Science and International Security ” di Washington, sono molto scettici sul fatto che il regime nordcoreano abbia effettivamente testato un ordigno all'idrogeno.

Cosa si sa con assoluta certezza?

L'unica certezza è che il 6 gennaio, alle ore 1,30 (orario Utc), l'organizzazione internazionale che presiede la Commissione preparatoria per la messa al bando totale dei testi nucleari (Preparatory Commission for the Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organization , Ctbto) ha registrato un evento sismico, ovvero un terremoto, del tutto simile a quello registrato il 12 febbraio del 2013 nell'area utilizzata dalla Corea del Nord per i test nucleari. Qui l'immagine della registrazione dell'evento sismico .

Questo dato oggettivo non è sufficiente per poter concludere che la Corea del Nord ha effettivamente testato una bomba H?

Assolutamente no, dovranno essere acquisiti molti più dati scientifici per stabilire con ragionevole certezza la natura del test nucleare.

Che cosa non convince di questo test? Perché gli esperti sono scettici sul fatto che si tratti effettivamente di una bomba H?

Nonostante il programma nucleare nord coreano sia avvolto nel segreto (come i programmi nucleari militari di ogni altra potenza), la comunità internazionale ha una serie di informazioni che portano ad essere scettici sulle dichiarazioni del regime che l'ordigno testato fosse effettivamente una bomba H. Esperti indipendenti come David Albright dell'Institute for Science and International Security ( qui il parere in inglese ) ritengono che effettivamente la Corea del Nord abbia fatto cercato di fare ricerche sul trizio, uno dei componenti nucleari più problematici sulla via che porta alla costruzione di una bomba H, ma hanno dubbi sul fatto che il regime di Kim Jong-un sia effettivamente in grado di costruire un ordigno all'idrogeno, basato su un'esplosione a due stadi: fissione e poi fusione nucleare. La potenza dell'esplosione registrata ieri è di gran lunga inferiore alla potenza che ci si aspetta dal test di una bomba H. Tuttavia, David Albright non esclude la possibilità che la Corea del Nord possa aver testato un ordigno all'idrogeno basato su un'esplosione a uno stadio, anziché un ordigno all'idrogeno a due stadi, come quello che le grandi potenze nucleari sanno costruire ormai da sessanta anni. Anche in questo caso, però, la potenza dell'esplosione registrata sembra troppo piccola per una bomba H a uno stadio. Fino a quando non saranno disponibili più dati, sarà impossibile trarre conclusioni.

Perché è importante stabilire cosa ha testato esattamente la Corea del Nord? Le armi nucleari non sono tutte uguali?

Assolutamente no, le armi nucleari non sono affatto tutte uguali: la distruttività di una bomba all'idrogeno (bomba H) è immensamente più grande di quella di una bomba atomica (bomba A). La bomba atomica è un'arma in grado di distruggere intere metropoli, la bomba H è in grado di distruggere intere nazioni. Per avere un metro di paragone, basta considerare che la prima bomba atomica usata in combattimento, quella lanciata dagli Stati Uniti su Hiroshima il 6 agosto 1945, sterminò (nell'attacco e nei mesi successivi) circa 200mila persone, la prima bomba all'idrogeno testata dagli Usa il 1° novembre 1952 su un'isola del Pacifico poteva sterminare 20 milioni di persone: era un ordigno della potenza di 11 megaton, ovvero poteva generare un'esplosione equivalente a 11 milioni di tonnellate di tritolo, vaporizzò l'isola del Pacifico su cui fu testata.

La bomba H è stata mai usata in combattimento?

No, è stata solo testata, ma mai usata in situazioni di reale combattimento. La bomba atomica, invece, è stata testata e usata. Ad oggi, è accaduto una sola volta nella storia: nei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, del 6 e 9 agosto 1945 rispettivamente. Questi due devastanti bombardamenti portarono alla creazione del cosiddetto “nuclear taboo”: da allora l'uso delle armi nucleari in combattimento divenne un vero e proprio tabù, ma la costruzione e i test continuarono senza sosta.

Come si può scoprire e stabilire con ragionevole certezza se in un'area, anche assolutamente remota del pianeta, avviene un'esplosione nucleare?

Esiste un'organizzazione internazionale che si chiama “Commissione preparatoria per la messa al bando totale dei testi nucleari” (Preparatory Commission for the Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organization) che ha un sistema di monitoraggio dell'intero globo per registrare eventuali esplosioni nucleari. Le stazioni ( qui la mappa ) sono presenti ovunque e registrano terremoti, emissioni in atmosfera e nel mare. Qui una spiegazione grafica efficace (in inglese) di come l'organizzazione riesce a monitorare le esplosioni nucleari

Se la bomba H non è stata mai usata, perché è stata costruita?

E' il frutto della Guerra fredda. Subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti erano l'unica potenza atomica, ma il vantaggio durò poco: nel 1949 la Russia testò la sua prima bomba atomica. Da quel momento la corsa agli armamenti fu inarrestabile e il mondo si assestò sul cosiddetto “equilibrio del Terrore”: nessuna delle due superpotenze (Usa e Urss), che dominavano il mondo, poteva intraprendere una guerra contro l'altra superpotenza, perché l'unico esito di una tale guerra sarebbe stata la distruzione reciproca, in quanto gli arsenali nucleari erano così grandi che potevano distruggere l'intero pianeta decine decine di volte.

Perché la Corea del Nord costruisce armi nucleari?

Perché il regime nordcoreano vuole sopravvivere e, ad oggi, le armi nucleari rimangono il deterrente più efficace in mano a una nazione per blindarsi da attacchi esterni.

Quante armi nucleari ha la Corea del Nord?

Si stima che il regime nordcoreano possieda un numero di ordigni sicuramente inferiore alle 15 unità, come hanno concluso i due esperti di riferimento del settore: Hans Kristensen e Robert Norris, della Federation of American Scientists ( qui le stime complete ).

Il numero di armi nucleari in mano alla Corea del Nord è grande o piccolo?

E' piccolo, se confrontato con tutte le altre potenze del “club nucleare”, ovvero le sole 9 potenze che, ad oggi, possiedono armamenti atomici: Stati Uniti, Russia, Cina, India, Pakistan, Israele, Corea del Nord, Francia, Inghilterra. Secondo le stime di Hans Kristensen e Robert Norris, la Russia possiede 7.500 armi nucleari, gli Usa 7.100, la Francia 300, la Cina 250, l'Inghilterra 225, il Pakistan 130, l'India 110, Israele 80 e infine la Corea del Nord un numero inferiore a 15 . In tutto, oggi ci sono 15.695 armi nucleari nel mondo (dato aggiornato al 2015). E, come rivelato dal nostro giornale , l'Italia è il paese che custodisce il maggior numero di armi nucleari statunitensi schierate in Europa: 70 ordigni su un totale di 180.

Anche se 15.695 armi nucleari sembrano un dato che fa paura, in realtà gli ordigni nucleari fanno davvero paura, considerato che dal 1945 non sono stati più usati?

Il fatto che non siano stati più usati in combattimento non significa che non siano una gravissima minaccia: il numero di armi nucleari presenti nel mondo, a 27 anni dalla fine della Guerra fredda, è ancora folle. Questi arsenali sono in grado di distruggere il pianeta e l'intera specie umana. Il pericolo rimane in tutta la sua gravità. Non solo: il fatto che dal 1945 ad oggi abbia funzionato la deterrenza, e quindi nessuna potenza si sia azzardata a usare armi nucleari, non significa necessariamente che la deterrenza continuerà a funzionare per sempre. La deterrenza funziona con “entità razionali”, ovvero con stati o leader che hanno il raziocinio e la volontà politica e umana di sopravvivere, tale raziocinio e tale volontà di sopravvivenza spingono un paese o un leader a evitare l'apocalisse, perché hanno la consapevolezza che un attacco atomico può portare un paese alla distruzione totale della nazione, che verrebbe letteralmente cancellata dalla carta geografica. Ma questo principio di deterrenza potrebbe non funzionare con soggetti che hanno la cultura del martirio, come certi “non-state actors”, ovvero organizzazioni terroristiche tipo i jihadisti, che non hanno un territorio e una popolazione da proteggere e hanno la cultura del martirio.