Home page Articoli e reportage

Il cardinale all'ambasciatore Usa: "Frocio". Senatore democratico scrive a Papa Francesco

Di Stefania Maurizi

Pubblicato su espressonline, 17 dicembre 2015

(http://espresso.repubblica.it/internazionale/2015/12/17/news/il-cardinale-all-ambasciatore-usa-frocio-senatore-democratico-scrive-a-papa-francesco-1.243855?ref=twhe)

Non c'è pace in Vaticano. Altro che Anno Santo. Tra VatiLeaks2, lotte di potere e monsignori che avrebbero usato in modo disinvolto i fondi dell'8 per mille, il 2015 che sta per chiudersi sembra una sorta di annus horribilis. L'ultimo grattacapo arriva dagli Stati Uniti. Il senatore democratico dell'Illinois, Richard Durbin, è arrivato a scrivere a papa Francesco per richiamare la sua attenzione sulle offese pesantissime che il cardinale di Santo Domingo, Nicolas de Jesus Lopez Rodriguez, ha rivolto all'ambasciatore americano nella Repubblica Dominicana, Wally Brewster, chiamandolo apertamente “frocio” (“faggot”) e lasciandosi andare a commenti che all'omofobia aggiungono il sessismo: l'anziano prelato ha infatti dichiarato che l'ambasciatore, «dovrebbe limitarsi a fare le faccende di casa», visto che è «la moglie di un uomo».

L'episodio, purtroppo, non è nuovo. Fin dall'arrivo dell'ambasciatore Usa nella Repubblica Dominicana, le fazioni cattoliche conservatrici hanno scatenato una vera e propria guerra contro il diplomatico apertamente gay, come ha anche raccontato il quotidiano londinese “Guardian” . L'accusa è quella di volere usare l'ambasciatore come una sorta di grimaldello per imporre i matrimoni gay a una nazione dove la Chiesa è forte, influente e autorevole. Il cardinale Nicolas de Jesus Lopez Rodriguez, come raccontano anche i file della diplomazia Usa rivelati da WikiLeaks , è «noto per le sue idee conservatrici e i suoi regolari commenti – e occasionali sparate – sulla politica», ma stavolta sembra essere andato oltre, tanto da suscitare la reazione del senatore americano Richard Durbin.

In una lettera dai toni pacati, ma fermi , il senatore scrive a papa Francesco ringraziandolo per la sua visita negli Stati Uniti e per il discorso al Congresso, che «ha avuto un profondo impatto su tutti noi», poi entra nel merito del caso. «L'ambasciatore Brewster viene dal mio stesso stato, l'Illinois, ed è un mio amico personale. Io sono uno di quelli che ha condiviso la scelta del presidente Obama di nominare l'ambasciatore Brewster», scrive il senatore liberal al papa, lasciando intendere quante controversie abbia innescato la scelta di Obama di nominare un diplomatico apertamente gay: secondo quanto ricostruisce il Guardian, a partire dal 1999 con Bill Clinton, gli Usa hanno designato solo sette ambasciatori apertamente omosessuali, cinque dei quali nominati da Barack Obama.

«L'ambasciatore Brewster è gay e si è sposato secondo le leggi degli Stati Uniti con il suo partner Bob Satawake», precisa senza mezzi termini il senatore Durbin nella lettera a papa Francesco, raccontando come «anche prima del suo arrivo a Santo Domingo nel 2013, il cardinale Rodriguez avesse lanciato un attacco personale contro di lui con dichiarazioni pubbliche nella stampa popolare. Il Cardinale usava l'insulto carico di odio: “frocio”, che continua ad usare ancora oggi. In un'intervista recente, il cardinale Rodriguez ha descritto ancora una volta l'ambasciatore come “frocio” e ha affermato falsità sul fatto che l'ambasciatore abbia l'intenzione di promuovere la “frociaggine” nella Repubblica Dominicana. Il cardinale ha descritto l'ambasciatore come “una moglie” che “dovrebbe limitarsi a fare le faccende di casa”».

Nel ricordare come dopo il suo arrivo il cardinale Nicolas de Jesus Lopez Rodriguez abbia organizzato una vera e propria protesta pubblica, il senatore Richard Durbin racconta che «l'ambasciatore Brewster ha lavorato in silenzio per sanare il conflitto tra i leader religiosi e lui stesso. La sua pazienza e la sua professionalità alla luce di questi attacchi meschini da parte del cardinale dimostrano la sua personale dedizione alla responsabilità di rappresentare gli Stati Uniti d'America». Poi l'appello a papa Francesco, che più chiaro non poteva essere: «Gli insegnamenti della Chiesa sui matrimoni gay sono ben noti, ma la Chiesa ci insegna anche a mostrare tolleranza verso le persone con un diverso orientamento sessuale. Le affermazioni intolleranti del cardinale Rodriguez sono in netto contrasto con quel valore dichiarato. Fin dalla sua elezione a Papa, lei ha trasmesso un messaggio di compassione, tolleranza e amore. Io ricordo bene quando lei ha parlato al Congresso riunito in sessione plenaria, a settembre, e ci ha ricordato la nostra responsabilità di “difendere la dignità dei nostri cittadini nella ricerca instancabile e faticosa del bene comune”. Io accetto quella sfida e faccio appello a lei affinché non chieda di meno alle gerarchie della Chiesa cattolica».