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Viviane Reding: "Il Tisa è un'opportunità per modellare la globalizzazione"

Di Stefania Maurizi

Pubblicato su espressonline, 3 giugno 2015

(http://espresso.repubblica.it/affari/2015/06/03/news/viviane-reding-il-tisa-e-un-opportunita-per-modellare-la-globalizzazione-1.215482?ref=HEF_RULLO)

«Dobbiamo demistificare tutto ciò che ruota intorno al Tisa. L'accordo Tisa è un'opportunità per modellare la globalizzazione, non una corsa globale al ribasso». L'ex vicepresidente della Commissione Europea e oggi relatrice per l'Unione Europea sull'accordo Tisa, Viviane Reding risponde così alle rivelazioni de l'Espresso sui documenti riguardanti il trattato internazionale di scambio sui servizi, Tisa, pubblicato oggi da WikiLeaks in collaborazione con una serie di media internazionali, tra i quali il nostro giornale .

Reding rigetta la rappresentazione per cui l'accordo sia una fonte per una competizione ingiusta e a “l'Espresso” dichiara che il Tisa è invece «un'opportunità per livellare il campo di gioco tra aziende nazionali e straniere» e che «alla fine sta a ciascun partner dell'accordo scegliere quale settore aprire alla competizione straniera e fino a che punto aprirlo».

Nel rigettare le accuse di mancanza di trasparenza nelle trattative, Reding spiega di aver creato fin dal luglio 2014 un gruppo di monitoraggio nel parlamento europeo, che lei stessa guida e il cui ruolo è esattamente quello di ottenere informazioni dalla Commissione Europea e influenzare il lavoro di chi sta negoziando il Tisa per conto dell'Unione Europea. «Non c'è nulla da nascondere!», ci dice, «e vogliamo confrontarci con i cittadini», perché «il testo dell'accordo a cui aspiriamo deve essere molto equilibrato: un buon accordo Tisa deve essere in grado di aprire i mercati esteri e allo stesso tempo essere una rete di sicurezza per i cittadini».

Reding rigetta anche le accuse di chi vede il Tisa come una minaccia alla legalizzazione di servizi di base tanto importanti per la nostra vita di tutti i giorni: i servizi pubblici. Dall'istruzione alla sanità. «I servizi pubblici», dice Reding a l'Espresso, «sono radicati nel Dna dell'Europa e fanno parte dei trattati dell'Europa: non sono in vendita! Anche se a Bruxelles sembra esserci il consenso politico di escludere i servizi pubblici dal Tisa, io farò pressione affinché venga inclusa una clausola più chiara, semplice e meno equivoca».

Nel rivelare i file di WikiLeaks sul Tisa, il nostro giornale ha sottolineato come Viviane Reding avesse dichiarato che l'accordo Tisa non avrebbe incluso un capitolo sulla mobilità dei lavoratori nei mercati dei paesi dell'accordo, meno che mai una mobilità dei lavoratori del settore costruzione. E invece, i documenti rilasciati oggi da WikiLeaks rivelano che non solo questo capitolo è presente nell'accordo, ma investe moltissimi settori di lavoro: dai dentisti agli operatori del settore rifiuti. A l'Espresso Reding spiega che la mobilità dei lavoratori «dovrebbe essere ristretta solo ai professionisti di alto livello».

Commentando la pubblicazione dei file da parte di WikiLeaks, Viviane Reding sottolinea che bisogna dire chiaramente che, per ora, niente è stato deciso in modo definitivo e che le discussioni sui vari capitoli sono in corso. La «vera sfida sta nel capitolo sull'e-commerce, che è tra quelli pubblicati [dall'organizzazione di Assange, ndr]. Il documento dimostra che molti stati che stanno negoziando vorrebbero minare la privacy dei nostri dati con clausole onnicomprensive, limitare la neutralità della Rete usando varie eccezioni e disfarsi delle garanzie usando eccezioni estremamente estese in nome della sicurezza nazionale». Ma Viviane Reding promette battaglia: «la protezione dei dati non è un ostacolo al commercio, è un diritto fondamentale e non negoziabile» e quindi «il Tisa deve garantire che i dati circolino globalmente, ma nel rispetto di solide regole per il rispetto della privacy e l'eccezione [dell'incetta di dati, ndr] per esigenze di sicurezza nazionale deve essere fondata su appropriati criteri di necessità».

Resta il fatto che i capitoli del Tisa rivelati da WikiLeaks lasciano affiorare la possibilità di scenari meno rassicuranti. E, fino ad oggi, l'unica trasparenza sul Tisa, l'accordo che ridisegnerà il mercato globale dei servizi, è quella “forzata” dalle rivelazioni dell'organizzazione di Julian Assange.