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I dubbi di Angela Merkel sulla Grecia spiati dalla Nsa americana

Di Stefania Maurizi

Pubblicato su espressonline, 1 luglio 2015

(http://espresso.repubblica.it/internazionale/2015/07/01/news/i-dubbi-di-angela-merkel-sulla-grecia-spiati-dalla-nsa-americana-1.219582)

«Discutendo la crisi finanziaria della Grecia con il suo assistente personale l'11 ottobre il cancelliere tedesco Angela Merkel ha affermato di non sapere dire quale sia l'opzione migliore per affrontare la situazione: uno sconto (haircut, ndr) o un transfer union. (Il termine haircut si riferisce alle perdite che gli investitori privati subirebbero per il valore netto attuale dei loro bond greci). La paura di Merkel è che Atene sarebbe incapace di superare i suoi problemi anche con un haircut aggiuntivo, perché non sarebbe in grado di gestire il debito rimanente. Inoltre, [Merkel, ndr] dubita del fatto che mandare esperti finanziari in Grecia sarebbe di qualche aiuto nel riportare il sistema finanziario sotto controllo.

Dentro il gabinetto tedesco, solo il ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble ha continuato a sostenere energicamente un altro sconto, nonostante gli sforzi di Merkel di tenerlo a freno, mentre la Francia e il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, sono stati visti come favorevoli a un approccio più morbido. Il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, era fortemente contrario, insieme con il managing director del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, descritta come indecisa sulla questione».

Due intercettazioni top secret della Nsa appena rivelate da WikiLeaks in collaborazione con “l'Espresso” e con il quotidiano tedesco “Sueddeutsche Zeitung”, i media francesi “Libération” e “Mediapart” e il quotidiano greco Ethnos raccontano la profonda opera di sorveglianza del governo tedesco da parte dell'americana National Security Agency (Nsa) e del suo gemello inglese Gchq.

L'organizzazione di Julian Assange pubblica sia le due comunicazioni intercettate sia ben sessantanove “selectors”, ovvero numeri di telefoni di ministri e alti funzionari del governo tedesco, inclusi i telefoni della Banca Centrale Europea.

Le due intercettazioni rivelate oggi da WikiLeaks risalgono al 2011: a essere stata raccolta è una conversazione tra Angela Merkel e il suo assistente risulta presa con sistemi “non convenzionali” (unconventional), un termine che, in tutta probabilità, indica che il colloquio è stato “ripescato” dalle attività di intercettazione di massa, usando i selectors, ovvero i numeri di telefono che nel mare magnum delle intercettazioni permettono alla Nsa di risalire a un certo obiettivo, che sia esso ministro o capo di stato o sospetto terrorista.

La seconda intercettazione top secret, invece, anch'essa del 2011 e l'obiettivo preso di mira non è Merkel, ma il direttore generale per gli affari europei del governo Merkel, risulta eseguita dal «2nd party British», un termine che indica quelli che la Nsa considera i partner di secondo livello, ovvero i servizi inglesi del Gchq (insieme, Usa, Inghilterra, Australia, Nuova Zelanda e Canada formano i cosiddetti “Five Eyes”).

«Prima del summit europeo di ieri per discutere un piano franco-tedesco di bailout per la Grecia (una svolta che non è attesa prima di un altro summit [previsto per, ndr] mercoledì», recita il documento top secret che riporta l'intercettazione, «il direttore generale della Cancelleria tedesca per gli affari europei, Nikolaus Meyer-Landruit ha fornito il 14 ottobre una panoramica su cosa Berlino pianifica di chiedere e su cosa sarebbe preparata a supportare». L'intercettazione prosegue con tutte le tecnicalità finanziarie di quelle che per il governo tedesco sarebbero state scelte accettabili o meno per il rompicapo Grecia.

La lista dei 69 “selectors” pubblicata da WikiLeaks rivela che la profonda opera di intercettazione delle utenze del governo tedesco è stata portata avanti dal dipartimento della Nsa “S2C32”: l'unità responsabile per l'Europa, la stessa a cui sono riconducibili le intercettazioni dei tre presidenti francesi e vari ministri, diplomatici e alti funzionari di Parigi, rivelate nell'ultima settimana dall'organizzazione di Julian Assange.

Considerando il grande numero di selectors (ben 69) pubblicato da WikiLeaks, la Nsa deve avere portato avanti una profonda sorveglianza dell'intero governo tedesco.