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Wikileaks, taglia da 100 mila euro per il testo segreto del Ttip

Di Stefania Maurizi

Pubblicato su espressonline, 11 agosto 2015

(http://espresso.repubblica.it/internazionale/2015/08/11/news/wikileaks-taglia-da-100-mila-euro-per-il-testo-segreto-del-ttip-1.225016)

Una ricompensa di 100mila euro per chi aiuterà a rivelare il testo del più importante trattato commerciale internazionale che l'Europa sta negoziando in segreto con gli Stati Uniti: il trattato di libero scambio Europa-Usa, o Ttip.

E' così che l'organizzazione di Julian Assange, WikiLeaks, parte all'attacco della riservatezza che circonda il Ttip: raccogliendo, attraverso un'iniziativa di crowdfunding appena lanciata , ben 100mila euro da donare come “taglia” a chiunque contribuirà a rivelare il testo di un accordo che cambierà la vita di miliardi di cittadini e lavoratori, europei, americani, ma non solo. Sì, perché il Ttip è un accordo “monstre” che condizionerà le due economie più grandi del pianeta, quella europea e quella americana, che insieme costituiscono il 40 percento dell'economia mondiale. Anche per questo l'iniziativa di WikiLeaks ha subito iniziato a incassare l'appoggio di testimonial eccellenti, come l'ex ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis, il giornalista americano Glenn Greenwald e il filosofo Evgeny Morozov.

Un trattato blindato nel segreto. L'idea alla base del Ttip è creare un mercato unico con le stesse regole e con gli stessi standard, in modo da semplificare al massimo i rapporti commerciali e potenziare le occasioni di business per le aziende. Ma in realtà cosa contenga esattamente il testo completo dell'accordo non è chiaro, perché il Ttip viene negoziato da Europa e Stati Uniti nel riserbo più assoluto.

Nel video sul Ttip realizzato dall'organizzazione di Julian Assange e che oggi “l'Espresso” pubblica in esclusiva (), Julian Assange spiega la riservatezza che circonda le trattative.

«Se i parlamentari europei vogliono avere accesso al Ttip, devono chiamare l'ambasciata americana e fissare un appuntamento. Gli appuntamenti sono possibili solo due giorni alla settimana in fasce orarie di due ore. L'accesso è permesso solo a due parlamentari per volta. I parlamentari si recano all'ambasciata Usa, sono tenuti a consegnare ogni dispositivo elettronico, in modo che non possano fare copie del testo, e devono acconsentire a mantenere riservato quello che leggono a quel punto sono ammessi a una sala di lettura sicura, dove due guardie dell'ambasciata Usa controllano tutto quello che i parlamentari ammessi fanno. Come possono i parlamentari europei capire cosa stanno negoziando per l'Europa in condizioni come queste?».

Pare incredibile che, nel mezzo di una crisi finanziaria che ha devastato le vite di milioni di lavoratori in tutto il mondo, i giganti del mercato stiano ridisegnando le regole dell'economia in questo clima di assoluta mancanza di trasparenza e partecipazione.

La spada di Damocle dei tribunali speciali. I ventotto paesi dell'Unione Europea, Italia inclusa, stanno trattando l'accordo di libero scambio con gli Usa come blocco unico, anziché come singole nazioni. A sedere al tavolo delle trattative per i ventotto paesi è la Commissione Europea e sul sito dell'Unione è possibile trovare una serie di informazioni sul Ttip ( qui in inglese ), che però non affrontano davvero i nodi più controversi delle trattative. Come la questione dei tribunali internazionali per la risoluzione delle controversie stato-investitori (Isds). Gli Isds sono tribunali internazionali che permettono «alle aziende di promuovere azioni legali contro gli stati per praticamente tutto ciò che le imprese sostengono che influenzi i loro investimenti», spiega WikiLeaks nel suo video, precisando: «Se una protesta ha un effetto sui loro profitti, [le grandi aziende, ndr] possono promuovere un'azione legale. Se le leggi toccano i loro profitti, possono promuovere un'azione legale. Se nuove regole possono avere un impatto su dove o cosa vogliono fare con i loro soldi, possono promuovere un'azione legale».

I tribunali Isds non sono certo una novità introdotta dal Ttip: la stessa Unione Europea, sul proprio sito, ammette che molti dei trattati commerciali firmati dai paesi europei fin dagli anni '50 includono questi sistemi di risoluzione delle controversie stato-multinazionali, che però in molti casi hanno operato in modo controverso. «Guardando alla storia dei tribunali Isds», spiega l'organizzazione di Julian Assange, «i critici sostengono che la sovranità degli stati europei e la democrazia sono a serio rischio. Casi di controversie legali di fronte ai tribunali Isds includono l'azienda svedese Vattenfal, che ha promosso un'azione legale contro lo stato tedesco per 3,7 miliardi di dollari per aver eliminato gradualmente l'energia nucleare. La British-American Tobacco, che ha trascinato in tribunale l'Australia per aver approvato una legge che limita la pubblicità delle sigarette. L'azienda francese Veolia, che ha presentato un'azione legale contro l'Egitto per aver alzato il minimo salariale».

Sul proprio sito, l'Unione Europea nega risolutamente che i tribunali Isds previsti nelle trattative del Ttip possano impedire ai governi che aderiscano al trattato di legiferare nel pubblico interesse a causa della pressione legale delle grandi corporation, eppure l'Ue precisa di volere includere nel Ttip miglioramenti sulla trasparenza e sull'imparzialità di questi tribunali, segno evidente che qualche problemino con gli Isds c'è. Di fatto nel giugno scorso, l'Alto Commissariato Onu per i diritti umani ha espresso preoccupazione ( qui il comunicato in inglese) per le negoziazioni in corso su alcuni aspetti del Ttip, citando proprio il problema della riservatezza delle negoziazioni in corso e quello dei tribunali Isds. «L'esperienza dimostra che la funzione regolatoria di molti stati e la loro abilità di legiferare nel pubblico interesse è stata messa a rischio», ha dichiarato l'Alto Commissariato senza mezzi termini, spiegando come i tribunali Isds abbiano costituito una spada di Damocle di tipo legale per i governi che hanno cercato di introdurre regole per proteggere l'ambiente, la sicurezza alimentare, l'accesso ai farmaci generici ed essenziali e la riduzione del fumo.

Riuscirà WikiLeaks a raccogliere i 100mila euro per ricompensare chi aiuterà l'organizzazione a rivelare il testo del trattato di libero scambio Europa-Usa? Nel caso degli altri due trattati “monstre” in corso di negoziazione, il Tisa e il Tpp, l'organizzazione di Julian Assange è effettivamente riuscita a spezzare la barriera del segreto: se conosciamo una buona fetta dei testi di questi due accordi, che influenzeranno la vita di miliardi di cittadini e lavoratori, è solo grazie a WikiLeaks che li ha rivelati in collaborazione con un team di media internazionali, tra cui “l'Espresso”. Per il Ttip la scommessa è stata appena lanciata. E la posta in gioco è alta. Come spiega WikiLeaks, «Il Ttip è la partita più importante che si sta giocando in questo momento in Europa».

E «la segretezza del Ttip getta un'ombra sul futuro della democrazia in Europa», ragiona Julian Assange, «sotto la veste del Ttip gli “interessi speciali” agiranno senza controllo, proprio come abbiamo visto nel recente assedio finanziario contro il popolo greco. Il Ttip ha effetti sulla vita di ciascun cittadino europeo e trascina l' Europa in un conflitto a lungo termine con l'Asia. E' tempo di porre fine al segreto del Ttip».