CARISSIMO SAN VALENTINO
di Stefania Maurizi
Pubblicato su l'Espresso, 21 febbraio 2013
Concerti, cene, celebrities. Rischia di costare caro al presidente del consiglio regionale dell’Umbria, il ternano Eros Brega, aver organizzato per anni celebrazioni in pompa magna di San Valentino per conto del suo comune. E sì perché il santo degli innamorati è nato proprio a Terni. Città dell’acciaio e dell’amore. Ma più che Cupido, a colpire il politico locale è stato il pm Elisabetta Massini della procura umbra, che ne ha chiesto il rinvio a giudizio per peculato, concussione, calunnia e falso ideologico. Accuse che Brega respinge e per cui ha chiesto il giudizio immediato. Quarantacinque anni, ex Dc eletto in regione per il Pd, Brega è considerato vicino a Vincenzo Paglia, per dodici anni vescovo di Terni, oggi presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia e personalità di spicco della Comunità Sant’Egidio, al centro delle alchimie politiche di queste elezioni. A testimoniare la vicinanza tra Paglia e Brega sono anche le intercettazioni dell’inchiesta. Nell’aprile 2011 il comune umbro è in crisi e il sindaco Di Girolamo rischia di saltare. «Senti caro, io te devo parlà», dice al telefono Brega al vescovo, «noi lunedì ci assumiamo la responsabilità di mandà a casa Di Girolamo, come tu sai». «Ma che succede dopo», chiede il prelato. «Succede che viene il commissario». «Oh, signore», replica Paglia.
Tutto ruota intorno all’Associazione Eventi Valentiniani, ormai smantellata, ma nata per organizzare manifestazioni in onore del santo e di cui facevano parte Comune di Terni, provincia, Curia, Camera di commercio, un consorzio privato e la società per la promozione dello sviluppo della regione: Sviluppumbria. Presidente Eros Brega, molto attento ai desiderata del clero, al punto che uno degli organizzatori dei concerti interrogato racconta di non aver potuto far esibire la cantante Sinead O’Connor: «Brega mi disse che la Curia aveva posto un veto per le sue esternazioni anticlericali». Dal Comune, principale finanziatore, piovevano fondi: 400 mila euro solo nel 2005, per un bilancio totale che in quell’anno si aggirava sugli 800 mila, denari che l’Associazione gestiva direttamente, senza l’obbligo di bandi e gare.
In un mix in cui eventi di alto profilo, come la premiazione della Comunità Sant’Egidio o del presidente della Banca Mondiale, si mescolano a benedizioni dei motociclisti e pomeriggi per vedove e vedovi, le celebrazioni valentiniane rischiano di rivelarsi la tipica manifestazione locale che inguaia il politico di turno, tra pranzi, cene e conti della pasticceria, che, secondo l’accusa, nulla hanno a che vedere con l’iniziativa, ditte del giro della politica che avrebbero dimenticato fatture da 100 mila euro, una cena per 150 invitati collegata alla lettura delle poesie d’amore dell’ex presidente dell’AgCom, Corrado Calabrò, e un concerto da 6500 euro in favore del comando provinciale della Finanza. Le contestazioni di peculato sono quattordici, con picchi di appropriazione di denaro di oltre 300 mila euro nel solo 2004, riferite al periodo 2001-2007, quando Brega non era ancora presidente del Consiglio regionale (lo diventerà nel 2010), mentre uno dei due episodi di presunta concussione è del 2011.