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COSÌ FU BLOCCATA LA LEGGE ANTI OGM

Di Gianluca Di Feo e Stefania Maurizi

Pubblicato su l'Espresso, 18 febbraio 2011

(http://espresso.repubblica.it/dettaglio/cosi-fu-bloccata-la-legge-anti-ogm/2144917)

Ghe pensi mi. Con una telefonata, senza troppo riflettere, il premier del fare cancella un desiderio di molti italiani e una prospettiva d'oro per i nostri coltivatori: bandire gli ogm.

Siamo nel 2003 quando l'allora ministro dell'Agricoltura Gianni Alemanno annuncia di essere pronto a varare un decreto legge contro le piante geneticamente modificate. Nell'ambasciata americana scatta il massimo allarme: la diffusione delle sementi biotech è uno dei cardini della loro strategia economica. Il tema è discusso in decine dei cable rivelati da WikiLeaks. La pressione di Washington è continua, persino sul Vaticano: vogliono ottenere l'appoggio della Santa Sede alla diffusione dei campi ogm nel mondo, presentati come un'arma per combattere la fame. Ma - come sottolineano - anche una delle entrate per le industrie degli States. In Italia il problema è Alemanno, nemico del Frankenstein food: "Non sa niente di agricoltura e di scienza, ma non dobbiamo sottostimare lui e la sua determinazione a fare carriera: è uno che conosce la politica dalla base fino ai vertici", scrivono nel maggio 2002.

Quando poi viene annunciata la legge anti-ogm, si rivolgono direttamente a Gianni Letta e ricostruiscono l'incontro in un rapporto dell'13 novembre 2003. Il sottosegretario rassicura l'ambasciatore Michael Sembler, preoccupatissimo: "Il decreto legge non è nell'agenda del Consiglio dei ministri per quella settimana. Non è imminente". Ma Sembler non è soddisfatto, non si fida del politichese. Allora davanti a lui Letta alza il telefono e chiama Berlusconi, inserendo il vivavoce.

E tutto viene risolto: "Dopo aver espresso il suo continuo appoggio agli sforzi del presidente Bush di diffondere la democrazia, Berlusconi promette che lui non avrebbe permesso al decreto Alemanno di passare al Consiglio dei ministri nella forma in cui gli era stato descritto". Ed entra in campo l'abilità di Letta: "Nel chiudere la discussione, Letta ha previsto che potrebbero essere trovati dei "meccanismi tecnici o procedurali" per far deragliare la bozza di Alemanno". A quel punto, l'ambasciatore soddisfatto "offre i suoi ringraziamenti". Genuini, almeno quelli, e non geneticamente modificati.