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PRIMAVERA ARABA: CHI C'ERA DIETRO

Di Stefania Maurizi

Pubblicato su l'Espresso, 6 marzo 2012

(http://espresso.repubblica.it/dettaglio/primavera-araba-chi-cera-dietro/2175877)

Da mesi la voce rimbalza, tra clamori e rivelazioni di stampa. Recep Tayyip Erdogan, primo ministro della Turchia fin dal 2003 sarebbe stato operato per un cancro. La notizia è stata smentita dallo stesso Erdogan in un'intervista ufficiale di poche settimane fa, che puntava a fare chiarezza e ad arrestare la valanga di rumors.

Ora, però, a far riemergere ombre sulla salute di quello che è il politico più longevo di un Paese strategico come la Turchia sono le comunicazioni interne di Stratfor: l'azienda privata americana di intelligence, ribattezzata 'the shadow Cia': l'ombra della Cia. A riferire notizie sulle condizioni di salute di Erdogan è la fonte 'TR325': "un consigliere di Erdogan, negoziatore per le questioni energetiche", così viene identificata la gola profonda nelle email interne di Stratfor, che WikiLeaks rilascia oggi sul suo sito (www.wikileaks.org/gifiles) e che vengono pubblicate in esclusiva per l'Italia da "l'Espresso" e "Repubblica".

"Il partner in affari della fonte TR325 ha un vecchio compagno di scuola che è il capo del team di chirurghi nel più recente intervento subito da Erdogan", scrive uno degli analisti di punta di Stratfor, nella sua e-mail del 13 dicembre scorso destinata alla 'alfa': la lista interna di Stratfor che, insieme con quella 'sicura' contiene le informazioni più delicate, quelle che vengono raccolte dall'agenzia privata su 'commissione' per i suoi clienti ricchi e potenti.

"Egli [il chirurgo, ndr] ha detto che Erdogan ha un cancro al colon, ma loro non hanno ancora visto i risultati della seconda biopsia per capire se il carcinoma è in metastasi", continua l'analista, specificando una serie di dati analitici sull'intervento e sulle condizioni di saluto del leader turco. "La prognosi, però, non appare buona. Il chirurgo ha detto che hanno stimato due anni per lui".

Il documento va avanti con le valutazioni sull'impatto di queste rivelazioni sul futuro della Turchia, con la fonte di Stratfor ansiosa di capire come reagiranno gli americani a un'eventuale scomparsa dalla scena del leader turco, un politico a cui viene generalmente riconosciuto il merito di aver portato stabilità nel Paese e di aver saputo fronteggiare il potente esercito, capace di rovesciare i governi eletti. "Gli Stati Uniti torneranno ad appoggiare i militari come nei giorni andati?", cerca di capire la fonte attraverso il suo interlocutore dentro l'agenzia privata di intelligence Usa.

Poi l'attenzione cade sulla Siria e, stando all'email, la gola profonda rivelerebbe a Stratfor che, ufficialmente, è la Turchia a fornire armi e addestramento alle forze contro il regime di Assad, che sta reprimendo nel sangue la ribellione popolare, ma "ufficiosamente gli Stati Uniti e la Turchia stanno facendo questo insieme, schierando le forze speciali per questa missione. Tutta la stampa parla di guerra civile in Siria. E' questa la narrativa che gli Usa e la Turchia vogliono costruire in Siria", racconta la fonte, rivelando le manovre turche, che lasciano intuire come la protesta verrebbe usata per servire a ben altre agende che non la liberazione del popolo siriano. "Sarà un gran caos e ci vorrà tanto tempo e tanto sangue", riconosce il confidente di Stratfor, "ma far emergere un potere sunnita è d'obbligo per la Turchia".

Le comunicazioni presenti nel database ottenuto da WikiLeaks non lasciano capire per quali clienti Stratfor raccoglie questi informazioni su Ankara. La cosa sconcertante, però, è che nelle email figurano alcune liste delle fonti dell'agenzia privata di intelligence. Da quello che emerge dai messaggi, Stratfor sembrerebbe averle lasciate completamente in chiaro: non le ha protette, criptando nomi, cognomi, indirizzi e note particolari, tipo quelle che identificano se la gola profonda vuole essere pagata o se è faziosa o meno. La fonte TR325 che parla della salute di Erdogan, per esempio, ha un grado di affidabilità B, e quindi alto, se si considera che quelle di livello A forniscono notizie così sicure da poter essere "portate in banca", come scrive Stratfor.

Ma i documenti non offrono solo rivelazioni sulla Turchia, un'altra serie di email che colpiscono è quella sul movimento per l'attivismo digitale 'movements.org', che ha contribuito ad alimentare e diffondere la protesta della primavera araba: la stessa che ha investito la Siria, innescando le rivolte contro Assad.

Nel database ci sono decine di e-mail che dimostrano come l'organizzazione sia al centro dell'interesse di Stratfor, che cerca di capirne la natura e di indagare su uno dei fondatori: Jared Cohen, direttore di Google Ideas ed ex consulente per il Dipartimento di Stato sia ai tempi di Condoleeza Rice che di Hillary Clinton. A parlare con Stratfor anche stavolta è un insider: "uno dei principali organizzatori di movements.org", scrive un analista dell'agenzia. La gola profonda spiega che "nel 2008 è diventato chiaro che il governo degli Stati Uniti aveva bisogno di una pubblica diplomazia su internet. E così Jared Cohen, che allora stava al Dipartimento di Stato, giocò un ruolo importante nella creazione del movimento". Obiettivo del movements.org? "Semplicemente diffondere la buona novella sul governo Usa".

Successivamente, però, l'organizzazione si sarebbe resa autonoma da Washington e avrebbe giocato un ruolo nella rivolta contro il regime di Mubarak. Nello studiare il personaggio Jared Cohen, Stratfor non usa mezzi termini: "è diretto a Gaza, lunedì... era diretto in Tunisia prima che la me... finisse nel ventilatore [prima della rivolta contro il regime di Ben Alì, ndr]", scrive un boss dell'agenzia, "era al Cairo quattro giorni prima che venisse arrestato Ghonim [uno degli attivisti di internet egiziani diventati il simbolo della protesta popolare contro Mubarak, ndr]". "Potrebbe essere uno che vale la pena osservare", concorda un analista, rispondendo al boss di Stratfor, il quale a sua volta replica: "Il ragazzo [Jared Cohen, ndr] è una mina vagante. Google sta cercando di stoppare il suo ingresso a Gaza, perché il ragazzo è un po' una sorta di terra bruciata. Non è chiaro a Google se lui guida senza patente, ma Google crede che sia incaricato di una missione precisa per 'il cambio dei regimi' per conto degli elementi più a sinistra della Casa Bianca, che lo usano per i loro scopi. Spererei che lo Shabak [l'intelligence israeliana, ndr] lo abbordi per 'un'intervista'" .

Questi messaggii sul cofondatore di Movements.org, Jared Cohen, dovevano rimanere nella 'secure list' di Stratfor: quella delle informazioni più delicate, spesso per uso interno e impubblicabili. Ci ha pensato WikiLeaks a pubblicare l'impubblicabile.