SULLE IMPRONTE DEI ROM, IL GURU DELLA SICUREZZA PUNTA IL DITO E DICE NO
Di Stefania Maurizi
Pubblicato su Il Venerdì di Repubblica, 18 luglio 2008
“Un’idiozia”. Bruce Schneier, americano di New York, classe ‘63, definisce così il progetto del governo di censire i Rom (minorenni inclusi), raccogliendone foto e impronte.
Ribattezzato dalla stampa straniera “guru della sicurezza”, Schneier è il più grande esperto al mondo di tecnologie per la sorveglianza. Quella del ministro dell’Interno Roberto Maroni “è un’iniziativa assurda” dice “presumo che il governo abbia già fatto dei censimenti e identificato questa gente”.
L’esperto non ritiene neanche che raccogliere i dati dei minori rom possa in qualche modo salvaguardarli: “Anche quando i dati vengono raccolti con le migliori intenzioni, possono insorgere problemi dovuti ad usi diversi da quelli previsti. L’identificazione di massa è sempre sinonimo di controllo. Era un pessima idea nella Germania di Hitler e nell’Italia di Mussolini e continua a esserlo”. Aggiunge Schneier: “Basta considerare l’attuale ossessione con i terroristi islamici: si è tradotta in ogni sorta dì schedatura a danno dei musulmani”.