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ASSANGE, L'INTERVISTA PROIBITA (English translation not available)

Di Stefania Maurizi

Pubblicato su l'Espresso, 7 maggio 2012

(http://espresso.repubblica.it/dettaglio/assange-lintervista-proibita/2180185)

E' stato arrestato di nuovo. E, al momento, della sua sorte si sa veramente poco. Nabeel Rajab, eminente attivista per i diritti umani e direttore del 'Bahrain Centre of Human Rights', è stato fermato sabato scorso all'aeroporto internazionale del Bahrain, accusato di aver fomentato una serie di manifestazioni popolari per la democrazia e i diritti umani nel suo Paese.

L'arresto arriva immediatamente dopo l'intervista che Nabeel Rajab ha concesso al fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, per il suo show 'The World Tomorrow'. L'intervista sarà trasmessa domani in esclusiva da l'Espresso, su questo sito.

Nel corso della conversazione, Nabeel Rajab racconta la paura, i pestaggi e le torture subite per il suo attivismo e spiega perché non è disposto a mollare.

Piccolo stato del Golfo Persico, tra Arabia Saudita e Qatar, ricco di petrolio, il Bahrain è governato dal 1783 dalla famiglia reale degli al-Khalifah ed è la sede della Quinta Flotta Usa.

La Primavera Araba, che ha fatto saltare le dittature in Tunisia e in Egitto, ha ispirato le rivolte popolari che vanno avanti ormai da quasi un anno, ma che sono state represse nel sangue.

A protestare sono soprattutto i giovani nella maggioranza sciita della popolazione, che pretendono democrazia e rispetto dei diritti umani da parte del governo in mano alla minoranza sunnita.

Nell'aprile scorso, il collettivo hacker Anonymous ha fatto uno dei suoi blitz contro il sito web della Formula Uno, protestando contro il Gran Premio del Bahrain per la situazione dei diritti umani nel Paese.

Dall'intervista con Julian Assange, Nabeel Rajab esce come un personaggio forte e carismatico, disposto a pagare un prezzo altissimo per la libertà. Non mancano neppure passaggi commoventi, come quando racconta dei suoi due figli, delle condizioni in cui sono cresciuti e di quanto sia difficile proteggerli.

Ma la paura di tutti quelli che hanno a cuore la libertà, oggi, è per lui.