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TARICONE E IL CLUB DEGLI ARDITI (English translation not available)

Di Stefania Maurizi

Pubblicato su L'espresso online, 29 giugno 2010

(http://espresso.repubblica.it/attualita/cronaca/2010/06/29/news/taricone-e-il-club-degli-arditi-1.22034)

'Animal House' doveva essere una festa del cielo: il video degli organizzatori mostra velivoli mascherati in modo goliardico e sfide muscolari nello stile dei parà. Urla, battutacce anche mentre si esce dall'aereo per gettarsi nel cielo e respirare l'euforia del vuoto. Ma anche quel party d'alta quota si è trasformato in tragedia: la seconda di una serie letale che segna la pista di Terni.

Tre morti in tre mesi. È questo il terribile primato dei lanci con il paracadute dall'aviosuperficie umbra. Una serie statistica senza precedenti che apre parecchi dubbi sui controlli di sicurezza nella piccola struttura umbra. Dove si tengono corsi molto particolari, inclusi quelli della formazione di destra Casa Pound. Quella di Pietro Taricone è stata solo l'ultima caduta. E come l'attore uscito dal Grande Fratello, anche le altre vittime non erano parà della domenica, ma avevano tutti una lunga esperienza di vele. Possibile che uomini abituati a tuffarsi da alta quota in condizioni ben più dure perdano la vita mentre non ci sono difficoltà meteo o altri problemi? L'unica differenza tra i tre episodi mortali riguarda la dinamica: negli altri casi si è trattato di scontri in volo tra coppie di paracadutisti. Identici gli organizzatori di questi decolli senza ritorno.

Le indagini sono in corso e la procura di Terni, guidata dal procuratore Fausto Cardella, si prepara a una serie di complesse perizie per accertare le cause che hanno trasformato l'aviosuperficie ternana in una vera e propria pista della morte. A condurre l'inchiesta è la squadra mobile di Terni coordinata da un magistrato noto per la sua scrupolosità: il pm Elisabetta Massini.

I voli della morte. Tutto comincia il 3 aprile scorso, quando a perdere la vita nei cieli ternani è un 27enne romano, che, secondo quanto riportato dai media, aveva all'attivo 450 lanci. Anche un suo compagno resta ferito. Neppure un mese dopo, il primo maggio durante la festa 'Animal House', è la volta di Paolo Capretti, trentottenne imprenditore marchigiano. Identica la sequenza del dramma: nella caduta libera si scontra con un altro paracadutista. Ma la vela della seconda persona si apre all'ultimo minuto, attuendo l'impatto con il suolo e salvandola. Poi ieri la tragedia di Pietro Taricone, a cui si attribuiscono circa 500 lanci. Nei primi due casi era stata aperta un'inchiesta, senza però intervenire nelle misure di sicurezza per le operazioni dalla pista umbra. E i video mostrano parà sicuramente esperti e fin troppo determinati nello sfidarsi in coraggio e acrobazia.

Gli arditi neri. L'aviosuperficie è di proprietà del comune di Terni, che l'ha concessa all'Azienda dei Trasporti ternani (ATC), la quale a sua volta avrebbe stipulato una convenzione con la scuola di paracadutismo romana 'The Zoo' (http://www.the-zoo.it) di Riccardo Paganelli. Nel febbraio scorso l'associazione di estrema destra "Casa Pound" ha messo in piedi una collaborazione con The Zoo per far decollare "Istinto Rapace", un corso di paracadutismo sportivo con connotazione politica che puntava a creare gli "arditi del paracadutismo". Padrino d'eccezione era proprio Pietro Taricone. Le organizzazioni antifasciste umbre avevano condannato la nascita dei corsi legati a Casa Pound. Al telefono con "L'espresso" però gli organizzatori di "Istinto Rapace" non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. «Saltare da 4.500 metri con un paracadute a profilo alare è un'esperienza unica», aveva detto Taricone a proposito dell'iniziativa di cui era testimonial: «Lo sport ci aiuta a crescere, a incanalare le energie nel giusto modo, a stare lontani da quelle derive nichiliste che continuano a cercare di imporci come modelli culturali». Il Guerriero non poteva sapeva che sarebbe stato il terzo nella lista della morte.