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MULTINAZIONALI SOTTO ACCUSA (English translation not available)

Pubblicato su L’espresso, 30 luglio 2009

E’ l’ora delle perquisizioni per la Snamprogetti dell’Eni, finita nell’inchiesta per corruzione internazionale per gli appalti del gas nigeriano a Bonny Island, nel sanguinoso Delta del Niger.

L’espresso ha rivelato nell’ottobre scorso il vortice di società off-shore, avvocati e finte consulenze della grande macchina della corruzione. Al centro delle indagini, condotte dai Pm milanesi Fabio De Pasquale e Francesco Greco, dalla procura federale di Houston (Usa) e dai giudici francesi e inglesi, c’è un consorzio di 4 multinazionali (la Snamprogetti, la Kbr del gigante americano Halliburton, la francese Technip e la giapponese Jgc) che, dal ’94 al 2004, avrebbe pagato 182 milioni di dollari a politici e funzionari nigeriani per aggiudicarsi appalti per 6 miliardi di dollari.

Nel febbraio scorso gli americani hanno messo le mani su quello che, secondo l’accusa, sarebbe uno dei protagonisti cruciali della grande saga della corruzione: l’uomo d’affari inglese Wojciech Chodan, che avrebbe redatto un vero e proprio libro mastro delle tangenti: le Chodan notes’, 500 pagine fitte di nomi e annotazioni.

Stando alle carte americane, nell’agosto ‘94 Chodan avrebbe inviato un fax per dire che l’ex numero uno della Kbr e “gli altri top executives delle aziende del consorzio si erano accordati per mandare un messaggio all’uomo al vertice che erano pronti a fare affari nel solito modo”. Chi era l’ ‘uomo al vertice’? “Probabilmente il generale Abacha (all’epoca dittatore nigeriano, ndr)”, racconta Chudi Offodile, ex capo della commissione d’inchiesta del Parlamento nigeriano sul caso Bonny Island.

Offodile racconta che nessuna delle 4 multinazionali avrebbe minimamente collaborato con lui. Anche il guru anticorruzione, Nuhu Ribadu, è critico. Ex presidente della Commissione per i crimini finanziari ed economici della Nigeria, Ribadu oggi vive tra Oxford e gli Usa. “Era un consorzio di multinazionali”, dice a L’espresso, “ci sono dentro tutti: Halliburton quanto Eni”. Tutti responsabili, dunque? Sarà la magistratura a stabilirlo.